
Ho ricevuto, e le attendevo con ansia, le copie del libro e appena lo ho avuto in mano lo ho letto tutto d’un fiato, respirando a pieni polmoni le parole che mi scorrevano veloci davanti, perché questo è un libro prezioso, che io non avrei mai saputo scrivere ma raccoglie e custodisce come gemme preziose le mie parole come sono entrate nel cuore di Silvia e servirà a fare vivere Paolo per sempre.
Adesso riprenderò fiato e lo rileggerò lentamente, assaporando le singole parole, i singoli pensieri, cullandomi in quel mare i cui Silvia dice di volersi trasformare
Il libro comincia a nascere quando Silvia viene a trovarmi a Palermo dopo che nei giorni di luglio, in Via D’Amelio, non avevamo potuto vederci, e insieme ripercorriamo i giorni della infanzia mia e di Paolo, in quella vecchia farmacia che un mio sogno d’amore ha trasformato nella Casa di Paolo, un luogo di amore e di accoglienza per i bambini del quartiere.
Mi scrive Silvia: “Ho affrontato questo viaggio con la pace nel cuore, poiché sapevo di riuscire a condividere insieme a te una porzione di tempo, un tempo capace di elaborare ritagli d’amore e di cielo. Porto con me la tua voce, l’inchiostro che cambia il destino della carta bianca ed una foto che custodirò e guarderò tutele volte che mi sento sola.”
Siamo andati insieme in Via D’Amelio, ci siamo seduti vicini a quell’albero d’ulivo che affonda le radici nella terra bagnata dal sangue mescolato insieme di Paolo e dei suoi ragazzi, di Antonio, di Claudio, di Emanuela, di Vincenzo, di Eddie. C’era anche Paolo insieme a noi sotto quell’albero e Silvia, ne sono certo, sentiva insieme alla mia voce le mani di Paolo che carezzavano i suoi capelli, come le sente ogni volta che a ha bisogno di forza, la forza che nasce dall’amore.
Poi, dopo il ritorno a casa, quando ha cominciato a nascere dentro di lei l’dea di questo libro, mi ha chiesto una foto da mettere in copertina, ma poi è stata lei stessa a trovarla, una fotografia di quando eravamo bambini, io, io miei fratelli, le mie sorelle, bambini felici ed ancora ignari di quello che ci avrebbe riservato il destino.
Grazie a te Silvia, continueremo a restare bambini per sempre e i nostri sogni non potranno mai morire.
Salvatore Borsellino
A voi affidiamo la voce, il suono e la speranza di questa testimonianza che oggi assume la forma di un libro e, come un mandorlo in fiore diffonde glorioso il profumo per il Paese conducendo la sua rivoluzione gentile.
Ringrazio Salvatore Borsellino, padre e amico, per avermi consentito di raccogliere ed accogliere il lascito di un mondo antico che ritorna istante dopo istante, scavando solchi profondi nel mio esistere, e Dacia Maraini per avere realizzato attraverso questa piccola, preziosa prefazione, uno dei sogni più intimi e belli.
Pasquale e Francesco Testa per avere lavorato con passione e dedizione, con certezza scolpita e cuore impavido.
Il sogno d’Amore di Paolo Borsellino oggi indossa una nuova sfaccettatura.
Sollevatelo e portatelo con coi.
Silvia Camerino
“Oggi si nutre e si cresce una nuova creatura,
lucida e chiara futura e presente,
la mente ed il cuore l’hanno voluta”
(Giudice Paolo – Marilena Monti)
L’articolo ‘Mio fratello Paolo’, il libro di Silvia Camerino proviene da 19luglio1992.com.
Fonte 19luglio1992.com
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