Questa sezione dell’Associazione CAVALLETTA è dedicata all’ascolto e alla presa in carico di TUTTI i problemi delle persone con disabilità, nella loro vita quotidiana, con riferimento anche ai contributi economici erogati a favore delle persone con disabilità gravi e gravissime (misureB1 e B2), alla loro richiesta e all’approfondimento della loro utilità per migliorare la qualità della vita delle persone che ne hanno diritto.
Ponete qui le vostre domande ed esperienze e cercheremo di darvi risposte ed aiuto!
2 Answers
Come faccio ad attivare la procedura per ottenere l’invalidità per mia mamma, che all’età di 78 anni ha avuto una ischemia cerebrale? Cosa serve? Ottengo dei soldi richiedendola?

La procedura viene attivata dal MEDICO DI MEDICINA GENERALE (dal PEDIATRA DI LIBERA SCELTA nel caso di minori), che invia la richiesta di invalidità per via telematica ad ATS, e tramite il patronato vengono inviati i documenti che attivano la Commissione Invalidità presso la sede di ATS competente.
La data della seduta di commissione viene notificata all’utente, tramite raccomandata e per via telematica (SMS o e-mail, preferibilmente con PEC, per facilitare l’espletamento della pratica).
La commissione prende visione dell’utente e della sua documentazione e poi stila il suo rapporto, indicando la percentuale di invalidità assegnata, e di tutto ciò che spetta all’utente.
La comunicazione ufficiale di tale responso viene inviata tramite posta raccomandata o PEC all’utente dall’INPS, per attivare le esenzioni acquisite l’utente o un suo delegato deve presentarsi presso lo sportello di ATS per il rilascio del codice di esenzione appropriato che va comunicato al medico di medicina generale per completare la attivazione.
Qualora il disabile abbia il diritto all’iscrizione alle categorie lavorative protette, esso deve contattare il centro dell’impiego che provvederà ad attivare la competente sezione riservata alle categorie protette.
Il diritto ad emolumento (pensione di invalidità) viene conferito in base alla percentuale di disabilità assegnata, e, al raggiungimento dell’età pensionabile, viene conferita la piena pensione di invalidità per una cifra approssimativa di 516,35 euro mensili, indipendentemente da altre forme pensionistiche e non fa cumulo di reddito.
Solo se l’invalidità è del 100% e per il disabile si verifica il caso del problema di deambulazione o di difficoltà nel gestire autonomamente la propria vita quotidiana, il disabile si vede riconosciuto il diritto alla INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO, sempre inviato per tramite di raccomandata o tramite PEC, previa presentazione di APPOSITA RICHIESTA.
E’ facoltà della commissione di invalidità stabilire eventuali necessità di richiami e controlli successivi, al fine di revocare o aggravare le percentuali di invalidità erogate.